Pescara. Dopo più di due settimane si è chiuso il sondaggio “social” promosso dalla pagina Pescara Segreta sul futuro del Rampigna.
Il risultato, si legge in una nota, è stato dirompente e “ha rivelato il forte desiderio dei cittadini di riscoprire la storia del capoluogo adriatico, tanto antica quanto assente dall’agenda di tutte le amministrazioni comunali degli ultimi decenni”.
Alla domanda “Se poteste parlare al Comune di Pescara quale futuro vorreste per il Rampigna?” hanno infatti risposto “ben 813 cittadini, un campione non enorme ma pur sempre significativo. Di questi, 709 (l’87%) hanno chiesto di scavare la necropoli romana sottostante l’ex campo Rampigna, la cui presenza è segnalata da numerosi studiosi e dai ritrovamenti di lapidi funerarie e cunicoli sotterranei colmi di tombe effettuati nei secoli passati. Al contrario, solo 104 (il 13%) hanno sostenuto la decisione di riaprire il campetto sportivo (originariamente presa dalla Giunta Alessandrini e successivamente fatta propria dalla Giunta Masci, che vi ha destinato un finanziamento di ben 800’000 €”.
“Al di là della grande partecipazione, il sondaggio è stato reso ancor più autorevole dalla partecipazione di un assessore, della direttrice di un importante museo cittadino e di un consigliere comunale, espressisi a favore della riapertura del campo sportivo, anche se i primi due hanno in seguito ritirato il proprio voto. In ogni caso, lo schiacciante risultato del sondaggio mette in difficoltà l’amministrazione comunale: circa 9 cittadini su 10 credono che il Comune dovrebbe rinunciare all’oneroso rifacimento del campo di calcio allo scopo di indagare un sito archeologico potenzialmente in grado di rilanciare fortemente la storia – e forse anche l’appeal turistico – della città di Pescara. Dopo il diniego della richiesta di sospensione dei lavori presentata da ArcheoClub e Italia Nostra (respinta dall’Assessore ai Lavori Pubblici), l’interrogazione parlamentare della Senatrice Margherita Corrado sulla tutela della necropoli e la fantasiosa protesta di alcuni cittadini, i quali hanno affisso cartelli relativi alla “Zona Archeologica – Necropoli romana di Ostia Aterni” attorno al Rampigna, il progetto del Comune trova ora un ulteriore ostacolo: la netta presa di posizione dei Pescaresi. Nel frattempo, entrambe le parti sostengono di agire nell’interesse della città, chi a ragione, e chi a torto. Ai posteri l’ardua sentenza”