Pescara, palme in via Pepe: “Scelte insensate costate 60mila euro”

Pescara. “In tempi di coronavirus e di debiti impensabili per lo stato italiano e quindi per ognuno di noi, pensare che il nostro Comune vada a spendere insensatamente circa 60mila euro per comprare palme, tagliare alberi, smaltire legna, espiantare alberi piantati lo scorso anno e reimpiantarli in un altro luogo, ci appaiono operazioni insensate”.

E la polemica avanzata con una nota dal Coordinamento Salviamo gli Alberti sulla sostituzione dei lecci di via Pepe con le palme messa in atto in questi giorni dall’amministrazione comunale.

“Sul verde urbano il Comune di Pescara procede con operazioni sempre più confuse e dispendiose”, prosegue la nota, “Si espiantano Aceri piantati l’anno scorso. Si tagliano Lecci sofferenti per la cattiva manutenzione e le cattive pratiche. Si comprano 50 alberi di Washingtonie alla modica cifra di 47.214 euro che equivale a circa 900 euro per una piantina alta 2 memtri. Si reimpiantano i poveri aceri in Piazza Caduti del Mare. Non è solo un danno economico o botanico: è cancellare la storia e la nostra identità”, conclude il Coordinamento.

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