Il pm della Procura pescarese Luca Sciarretta contesta all’omicida reo confesso l’aggravante della crudeltà, che si aggiunge a quella dei futili motivi, già contestata in precedenza. Mucciante, 51 anni, all’epoca dei fatti “era affetto da una patologia psichiatrica – ha spiegato Massimo Di Giannantonio, il perito nominato dal giudice, alcune settimane fa in sede di incidente probatorio – che ne ha compromesso grandemente la capacità di autodeterminarsi”.
Una circostanza che potrebbe indurre il giudice, in caso di rinvio a giudizio, a dichiarare la non punibilità dell’imputato.