Pescara, omicidio Bucco: ancora giallo dopo 6 anni

Pescara. “Finché esiste il ricordo le persone care faranno sempre parte di noi. Lotterò perché sia fatta giustizia per te”.

Così Sabrina Bucco, a sei anni esatti dalla morte di Nicola Bucco, l’uomo di 53 anni ucciso con tre coltellate, nella sua abitazione di via Leopardi a Pescara, il 14 novembre del 2012, ricorda il fratello, vittima di un omicidio rimasto insoluto, archiviato senza colpevoli il 15 febbraio del 2017.

“In questi sei lunghi anni ho lottato, con tutta me stessa, ogni giorno, contro la tua assenza e per trovare una ragione per andare avanti – si legge ancora nel messaggio – nel momento in cui sorridevo mi sentivo in colpa ma poi, con il tempo, sono arrivata a una consapevolezza: se sono felice tu sei felice, se sorridi tu sorridi per me”.

Il legale della famiglia Bucco, Alberto Faccini Caroppo, torna a lanciare un appello affinché “chiunque sappia qualcosa dia a noi o alla Procura direttamente un impulso per riaprire le indagini. L’omicidio secondo il magistrato inquirente si sarebbe svolto nell’ambito delle conoscenze di Nicola – prosegue l’avvocato – e se così fosse chiediamo agli amici e ai conoscenti di dimostrare in concreto quell’affetto che nutrivano per lui rappresentando fatti e circostanze a loro note”.

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