Pescara. In un incontro presso la scuola don Milani di Via Sacco, sono stati illustrat ieri i risultati del laboratorio che, nell’ambito delle attività previste dal programma di Muri per l’Arte Pubblica a Pescara (Murap), ha permesso di realizzare venti manufatti scultorei creati da altrettanti abitanti del quartiere Rancitelli, opere che verranno collocate nel nuovo recinto del Parco della Speranza previsto dal progetto di riqualificazione urbana.
Tra gli autori delle opere vi sono persone con fragilità psicofisiche, persone con handicap e due detenuti, quest’ultimi autorizzati dall’ente carcerario.
All’incontro sono intervenuti l’assessore comunale alla Cultura Maria Rita Carota, il presidente e il vicepresidente della Fondazione Aria, Dante Marianacci e Ottorino La Rocca, due dei tre tutor del laboratorio (Luigia Maggiore, Vincenzo Marletta e Alessandro Sonsini) e una rappresentanza dei partecipanti, Kevin, Jessica e Virginia.
I venti oggetti realizzati dagli autori presentano dei bassorilievi su temi, ispirazioni e racconti che, sotto la guida dei tutor, sono diventati opere che offriranno un contributo come asset di rigenerazione urbana, in questo caso a beneficio del quartiere Rancitelli.
Ogni lavoro, una volta completata la fase della colorazione dei bassorilievi di ogni singola realizzazione, avrà impresso un qr-code che consentirà all’osservatore di poter leggere la storia che vi è dietro ognuna di queste opere, quindi di conoscere meglio le persone che si sono raccontate attraverso di esse.