“L’auspicio è che sia una nuova occasione per dare lavoro ad ambulanti in regola, ma è concreto il rischio che si trasformi in un nuovo ‘ghetto’ o, peggio, in un vero e proprio spaccio di false griffe”. Così Confartigianato Imprese Pescara commenta il progetto per la realizzazione del nuovo mercato etnico, nel tunnel della stazione del capoluogo adriatico.
“Se l’augurio è che venga garantita, magari grazie ad una serrata attività di vigilanza, la legalità, non si può non evidenziare come, probabilmente, non si tratti del migliore dei modi per favorire realmente l’integrazione”.
“Siamo da sempre a favore dell’integrazione – affermano il presidente ed il direttore provinciale dell’associazione, Giancarlo Di Blasio e Fabrizio Vianale – ma abbiamo molti dubbi sul progetto approvato dal Consiglio comunale: non siamo affatto convinti che la scelta di far aggregare i venditori stranieri in un unico luogo vada nella direzione di un processo integrativo. Più opportuno, invece, sarebbe stato inserire gli operatori stranieri nei mercati rionali, favorendo così una reale integrazione”.
“In un momento economico estremamente delicato per il commercio e per i venditori ambulanti, ci auguriamo che diritti, doveri e regole siano uguali per tutti. Il Comune, a questo punto, promuova una vigilanza costante, per garantire il rispetto della legalità. Il mercato etnico – concludono Di Blasio e Vianale – non sia un nuovo spaccio di false griffe e prodotti contraffatti e, soprattutto, non penalizzi i commercianti onesti di Pescara che da sempre operano nel rispetto delle regole e della legalità”.