Pescara. Si è concluso oggi il procedimento amministrativo per arrivare alla risoluzione del contratto con l’attuale gestore del servizio di ristorazione delle mense scolastiche comunali, finito sotto accusa dopo le centinaia di casi di intossicazioni alimentari che hanno colpito i piccoli alunni pescarese.
“La nostra prima premura è quella di assicurare il servizio, in tempo per la ripartenza dell’anno scolastico”, afferma il sindaco Marco Alessandrini, “A tal fine, come già anticipato, alla risoluzione farà seguito l’interpello, procedura a cui stanno lavorando gli uffici, che ci consentirà di individuare il nuovo gestore del servizio di ristorazione e che consiste nella richiesta alla seconda ditta partecipante all’appalto della disponibilità a gestirlo, allo stesso prezzo e condizioni”.
“Si tratta di un passaggio sostanziale, promosso a tutela del servizio e dell’Ente, che è parte lesa con gli utenti delle nostre mense che in giugno hanno avuto problemi a causa delle tossinfezioni”, prosegue il sindaco, “Non è l’unico atto che abbiamo avviato per assicurare la ripartenza della ristorazione nei nidi, nelle scuole dell’infanzia e primarie cittadine per il primo ottobre prossimo. Contestualmente chiederemo alla Procura il dissequestro delle mense a cui sono stati messi i sigilli con l’apertura dell’inchiesta, questo al fine di sanificare gli ambienti e consentire al nuovo soggetto gestore di organizzarsi e operare in tempo utile con l’avvio del nuovo anno scolastico e non appena definite tutte le formalità relative”.
“Altro passaggio importante sarà quello di provvedere alle nuove iscrizioni per la mensa, la nostra premura sarà di farlo il prima possibile, perché ci interessa ripartire con un servizio di qualità, sicuro ed efficiente”, conclude il primo cittadino, “Un impegno, quello di risolvere positivamente il problema generato dai malori di giugno, a cui ci siamo dedicati fattivamente ogni giorno con gli uffici, condividendo anche con i rappresentanti delle famiglie tutti i passaggi compiuti e da compiere, per promuovere un maggiore coinvolgendo dei genitori al servizio, come lo stesso appalto consente”.