Sul marciapiede all’angolo tra la Tiburtina e via Lago di Capestrano si affrontarono due numerosi gruppi: da una parte gli africani, dall’altra i componenti di una famiglia rom.
Stamattina la squadra Mobile ha eseguito sei misure cautelari, rispettivamente tre arresti domiciliari e tre obblighi di dimora, disposti dal gip Elio Bongrazio, su richiesta del pm Anna Benigni; per altri quattro sono ancora in corso degli approfondimenti. Dieci in totale le persone indagate, di età compresa fra i 17 e i 56: 2 gli stranieri, i restanti sono italiani di etnia rom. dei quali otto italiani, appartenenti a famiglie rom di Pescara e due stranieri. Dovranno rispondere di rissa e dell’aggravante dell’uso di strumenti atti ad offendere, oltre che di lesioni volontarie gravi.
Si tratta di una discussione tra 3 indagati e i gestori della pizzeria. Padre e figlio, già in stato di ebrezza, sono entrati nel locale chiedendo ancora da bere, incassando il rifiuto dei ristoratori che ha generato una discussione, partita dentro e continuata all’esterno del ristorante. Il chiasso ha portato alle lamentele di un nigeriano 33enne che abita nei pressi. Le sue rimostranze, costategli gravissime ferite, hanno fatto definitivamente scoppiare il putiferio, con calci, pugni, tavoli e sedie che sono volati dappertutto.