“Sarà la Guardia di Finanza di Pescara a dover accertare la veridicità della segnalazione – ha fatto sapere Sospiri attraverso una nota -. Si tratta di un caso che, se confermato, rappresenterebbe una vergogna e impone un intervento immediato delle forze dell’ordine, con la chiusura dell’esercizio stesso, costringendo l’attività a rimborsare l’utente malcapitato”.
Il presidente del Consiglio regionale ha osservato che “ormai da giorni, in città, si è aperta la caccia alle mascherine, utili a proteggere naso e bocca quando si è costretti a uscire di casa, e a disinfettanti per le mani che però sono andati esauriti in pochi giorni”.
Sospiri ha aggiunto che “in questo momento critico è compito delle istituzioni tenere la guardia alta e prestare attenzione a tutti i segnali che ci arrivano dal territorio, soprattutto per garantire la tutela dei cittadini che, ovviamente, sono confusi, spaventati e alla costante ricerca di possibili soluzioni contro quel Coronavirus che, di fatto, in poche ore, ha letteralmente stravolto le nostre vite”.