Pescara. Dopo la ribalta nazionale avuta con il servizio di Striscia la Notizia, le liti tra tassisti pescaresi e chietini all’Aeroporto d’Abruzzo fa scattare l’indignazione della Cgil, che richiama l’attenzione sul tema del trasporto pubblico.
Dapprima un attacco bipartisan alla politica: “Condividiamo la necessità che la Regione Abruzzo e il Presidente Marsilio riescano a risolvere una vicenda sulla quale hanno incredibilmente fallito sia Chiodi che D’Alfonso che Lolli, non riuscendo nei lori dieci anni di governo dell’amministrazione regionale a sciogliere il bandolo di una matassa che purtroppo sta offrendo un’immagine indecorosa di Pescara e dello scalo abruzzese”, afferma in una nota Patrizio Gobeto della Filt Cgil Pescara.
“Negli ultimi giorni della precedente legislatura e nell’ambito di alcune specifiche riunioni della Commissione Consultiva Regionale (e della quale fa parte la stessa Filt Cgil)”, riferisce il sindacalista, “sembrava si fosse raggiunta un’intesa per scongiurare il ripetersi di scene da “Far West” derivanti da questo annoso contenzioso tra i tassisti, ma evidentemente così non è andata”.
“Riteniamo tuttavia che la risoluzione di questa vicenda, debba andare ben oltre la semplice disquisizione campanilistica tra i tassisti e debba invece affrontare un tema molto più importare che attiene il diritto alla mobilità dei cittadini”, prosegue Gobeo, che aggiung,è inspiegabile infatti come lo scalo abruzzese, ormai da tempo, risulti inaccessibile ai mezzi pubblici. Ai viaggiatori in partenza e in arrivo viene offerta la pressoché unica opzione del servizio taxi, non potendo disporre di apposite navette o comunque di un servizio pubblico alternativo ‐ così come avviene in tutti gli altri scali ‐ che risulterebbe peraltro decisamente più conveniente e concorrenziale soprattutto dal punto di vista tariffario”.
Il rappresentante del comparto trasporti, quindi, fa riflettere sul tema più ampio della mobilità pubblica e dei suoi costi, dopo che le telecamere nascoste di Canale 5 hanno svelato che una corsa dall’aeroporto a Vasto costi tra i 130 e i 150 euro. “I pochi autobus disponibili e oltretutto non affatto sincronizzati con gli orari di decollo e di arrivo degli aerei, risultano accessibili agli utenti soltanto recandosi lungo la vicina Tiburtina e trascinandosi dietro i propri bagagli. Un’offerta non proprio qualificante per il turismo abruzzese e che peraltro fa emergere anche una limpida contraddizione: offriamo un servizio di voli low cost a prezzi altamente convenienti, salvo poi costringere gli stessi utenti ad utilizzare costosi taxi per raggiungere le località limitrofe. Qualcosa non torna”, conclude Gobeo.