Rese note le motivazioni della sentenza di condanna dei due rumeni accusati della morte di Anna Carlini, la donna di 33 anni lasciata morire, dopo essere stata costretta ad assumere una dose elevata di psicofarmaci e aver subito una violenza sessuale, nella zona della stazione ferroviaria di Pescara nel 2017.
I giudici parlano di crudeltà e confermano che se Anna Carlini fosse stata soccorsa, si sarebbe salvata. La sorella Isabella Martello non si dà pace ed è decisa a portare avanti la sua battaglia per dare giustizia ad Anna.