Pescara. Un macchinario per contrastare leucemie e linfomi Car-T è stato donato alla Asl di Pescara dall’Ail, nel corso di una cerimonia che si è tenuta venerdì scorso nella sala convegni di Casa AIL, la struttura di via Rigopiano in cui vengono ospitati gratuitamente i pazienti in cura nel Dipartimento di Ematologia, che provengono da altre città e regioni, e i familiari che li assistono.
Si chiamano CAR-T e sono linfociti T ingegnerizzati mediante tecnologia CAR (Chimeric Antigens Receptor). I CAR-T uccidono in maniera specifica leucemie e linfomi, attraverso il riconoscimento di molecole espresse elettivamente sulla superficie delle cellule tumorali.
La nuova cura, che potrebbe dare nuove speranze ai pazienti che hanno avuto recidive con le terapie standard, dovrebbe essere disponibile in Italia entro pochi mesi ed è in corso l’iter di accreditamento dei vari centri prescrittori. Un’alternativa alla produzione industriale dei CAR-T potrebbe essere rappresentata dalla generazione autonoma di linfociti CAR-T mediante tecnologia CliMacsProdigy.Nella giornata di ieri lo strumento è stato donato all’ospedale Santo Spirito dalla sezione interprovinciale Pescara-Teramo dell’AIL l’Associazione contro le leucemie, i linfomi e il mieloma.
Il titolo di proprietà del macchinario è stato consegnato dal presidente della onlus, Domenico Cappuccilli, al direttore generale della Asl, Armando Mancini, alla presenza del sindaco Carlo Masci. “Tra le attività dell’AIL c’è la promozione della ricerca scientifica – ha spiegato Cappuccilli – Concretizziamo questo nostro compito donando il CliniMacs Prodigy, che sarà a disposizione di medici e ricercatori. Mi auguro che serva a dare nuove speranze a chi lotta contro i tumori ematologici, ma non ottiene risultati con le terapie standard”.
“Nella nostra Asl, proprio per una tradizione impostata dal professor Glauco Torlontano, il padre dell’Ematologia a Pescara, si fa ricerca, che è un’attività di solito demandata all’università – ha affermato Mancini – Sarebbe stato felicissimo di un momento come questo che rappresenta il coronamento del suo sogno. Ringrazio l’AIL che ci è sempre stata vicina aiutandoci, in alcuni casi, anche a fronteggiare emergenze”.