Pescara. “Un omaggio alla storia della navigazione sui nostri mari”: è così che Franco Summa, artista pescarese, definisce la Torre dei Venti, l’opera da lui progettata per la riqualificazione di Piazza Caduti del Mare.
Il progetto, nato su istanza dei cittadini, è inserito dall’Amministrazione comunale tra gli interventi di riqualificazione urbana finanziato con i fondi individuati dalla Presidenza del Consiglio per il Bando delle Periferie.
A presentarlo all’Aurum, il maestro Franco Summa; l’architetto Francesco Cipressi; il sindaco, Marco Alessandrini; l’assessore alle Periferie, Giacomo Cuzzi.
“Centrale è La Torre dei Venti, che si prospetta come elemento ‘monumentale’, con il suo evidenziare la energia eolica resa evidente dalla rotazione dei dischi rossi in essa contenuti”, descrive Summa. “La sua potente struttura plastica, resa visivamente leggera dalla luminosità dell’acciaio inossidabile, si innesta simbolicamente su un basamento in cui sono incisi i 32 nomi dei venti, ben noti, un tempo, ai naviganti nella loro provenienza dai diversi punti cardinali”.
“I colori con cui saranno dipinti i bordi delle fioriere sono i dodici fondamentali: giallo, giallo arancio, arancio, rosso arancio, rosso, rosso viola, viola, viola blu, blu, blu verde, verde, e verde giallastro rispettivamente identificati da numeri da 1 a 12”.
“L’opera interpreta i ‘desideri’ dei cittadini: la piazza è contornata, sui quattro lati, da tappeti erbosi calpestabili. La partecipazione del comitato si è configurato anche, attraverso una componente esperta botanica, come ricerca e scelta delle vegetazioni floreali da collocare all’interno delle aiuole in modo da avere presenza viva tutto l’anno. Un luogo accogliente che offre possibilità di seduta ovunque sui bordi delle 24 aiuole tonde e in particolare nel “quadrifoglio”, una sorta di salottino rosso configurato per favorire incontri e dialogo”.
“Questo è uno dei progetti più belli fra quelli che vogliamo vedere realizzati”, afferma il sindaco, Marco Alessandrini. “Lo dico con convinzione e anche rabbia, perché quando il governo attuale ha distolto i fondi alle periferie, fondi che erano impegnati, noi eravamo pronti a partire con gli appalti dei 18 milioni di risorse statali assegnateci; bene, quando questo è successo ci siamo mobilitati con tutte le altre città d’Italia che avrebbero vissuto questo ingiusto scippo per cui il precedente Governo si era impegnato e abbiamo combattuto per evitarlo”.
“Se ora il Premier Conte manterrà la parola data all’Anci, riavremo i fondi attraverso la legge di Bilancio che è al varo. Restiamo in allerta perché questo deve accadere e perché questa piazza deve nascere, insieme a tutti gli altri progetti pensati e costruiti per le periferie attraverso quel bando”.
“Un grazie a tutti quelli che hanno accompagnato fin qui questa importante idea”, afferma l’assessore alle Periferie, Giacomo Cuzzi. “Lo dico chiudendo gli occhi e provando ad immaginare la felicità del caro amico Vincenzo Ariasi, che purtroppo non è più con noi e che tanto si è speso per la collaborazione tra residenti ed Amministrazione. Entro fine anno aggiudicheremo i lavori, poi partirà il cantiere. Sarà una delle Piazze più belle della Città”.
Particolarmente entusiasti i residenti del quartiere intervenuti nel corso della presentazione, tra questi Erica Bubisutti: “Abbiamo raccolto l’eredità che ci ha lasciato Vincenzo Ariasi: è stato lui due anni fa a coinvolgerci in questo straordinario progetto facendoci capire di quanto sia importante la partecipazione attiva dei cittadini nell’opera di riqualificazione dei propri quartieri. Abbiamo realizzato un questionario per comprendere il volere dei residenti, un questionario che è stato pubblicato sul sito del Comune di Pescara e che abbiamo anche proposto, attraverso dei banchetti, agli abitanti di questo quartiere, tutte le istanze le abbiamo raccolte e sottoposte al maestro Franco Summa che le ha interpretate al meglio.”
Carmen Mazza, componente del comitato: “Abbiamo visto come la gente desiderasse riappropriarsi di questi luoghi lasciati troppo tempo in abbandono, attraverso un’opera ludico ricreativa che contemplasse altri piccoli spazi riservati a tutte le fasce di età, i giochi per i bambini, il verde e luoghi di riposo e riflessione per i più anziani, circondati dagli straordinari colori della natura”.
Tommaso Visco conclude: “Grande merito va anche alle Istituzioni senza le quali non saremmo potuti arrivare a questo punto, e l’aspetto straordinario è stata la trasversalità della risposta, dagli amministratori pubblici ai consiglieri di opposizione, tutti hanno compreso l’importanza di questa iniziativa cogliendo l’opportunità di consegnare alla collettività, non solo di questo quartiere, ma di tutta la città un’area vivibile 365 giorni l’anno e non più uno spiazzo di erba alta e degrado.”