A riferirlo, contestando la decisione, è la Stazione ornitologica abruzzese (SOA), che critica come “di conseguenza non deve fare alcun approfondimento ulteriore sulle conseguenze di questa proposta del Comune di Pescara”.
“Il Testo unico dell’ambiente – spiega la SOA – permette di evitare del tutto la procedura di Valutazione di impatto ambientale (compresa la fase dell’assoggettabilità a VIA) e le relative fasi di partecipazione pubblica esclusivamente per ‘modifiche, le estensioni o gli adeguamenti tecnici finalizzati a migliorare il rendimento e le prestazioni ambientali dei progetti’ o per le ‘varianti progettuali legate a modifiche, estensioni e adeguamenti tecnici non sostanziali che non comportino impatti ambientali significativi e negativi’ “.
Per la Stazione Ornitologica Abruzzese è quindi “una decisione surreale visto che stiamo parlando della cementificazione di una parte consistente di un’area che doveva essere un parco strategico per la città. Piazzare un enorme edificio in pieno centro utilizzato da centinaia di persone al giorno non ha alcuna conseguenza sul traffico cittadino? Sostituire alberi e verde con il cemento è un miglioramento ambientale in una città con un territorio già edificato per il 49,9% come evidenziato dai dati ISPRA sul consumo di suolo?”.
“Ovviamente continueremo a seguire la vicenda che non è finita certo qui visto che comunque, grazie all’intervento dell’associazione il comune ha dovuto ammettere che la variante urbanistica dovrà fare la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (in ciò evidenziando ulteriormente l’illogicità delle conclusioni a cui è giunto il Comitato VIA della Regione). È sconcertante che una questione di livello addirittura regionale sia sostanzialmente derubricata a una piccola variante progettuale”, conclude l’associazione ambientalista.