Pescara. “A Pescara le spiagge libere sono già poche e una parte anche con acque non balneabili. È pazzesco che la Giunta Comunale e l’assessora di Fratelli d’Italia decidano di affidarle a imprese private con finalità di lucro e quindi anche alle concessioni balneari confinanti”. Così Maurizio Acerbo e Corrado Di Sante, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
“Ci sembra che tra l’altro sia anche illegittimo perché il Piano Demaniale Regionale prevede che siano al massimo affidate dal comune a coop sociali e associazioni senza scopo di lucro. Non è accettabile che si prosegua con la totale privatizzazione del demanio marittimo che ricordiamo è già occupato da un proliferare di manufatti e recinzioni a causa dell’atteggiamento clientelare della politica verso i balneatori. Ancor più incredibile che la Giunta preveda di affidare le spiagge ai balneatori per 8 anni con la scusa del rifacimento di manufatti realizzati pochi anni fa. Invitiamo la Giunta Comunale a revocare le due delibere e i relativi avvisi pubblici. La spiaggia è di tutti. A Pescara dovremmo aumentare le spiagge libere riducendo la superficie delle concessioni che beneficiano dei risultati delle barriere antierosione pagate dalla collettività. È grave che questa scelta sia stata assunta senza discuterne prima in consiglio e in commissione”.
delibera giunta n 145 Del 30 03 2021
“Le spiagge libere di Pescara verranno occupate di fatto dai privati per ben 8 anni, a partire dalla stagione estiva entrante e fino al 2028 grazie al nuovo bando pubblicato ieri dal Comune di Pescara e rivolto ad associazioni ed operatori economici”, incalza in una nota il M5s Pescara. “Una volontà, quella dell’amministrazione Masci, che non trova altra giustificazione se non quella di voler di fatto privatizzare uno dei nostri beni pubblici più preziosi – commenta la capogruppo M5S al Comune di Pescara Erika Alessandrini. “Un tempo di affidamento infinito che travalica non solo la conclusione della funesta amministrazione leghista-forzista in corso, ma che ingessa ogni possibilità di valorizzazione pubblica anche per la prossima”.
“I pochissimi tratti di spiaggia libera rimasti sul nostro litorale – l’area compresa tra la concessione “Ombretta” e il confine con Francavilla al mare, quella tra “Mare Blu Mirella” e “Playa del Sol”, l’area tra la concessione dei VV.FF. e “La Perla Rosa, l’area tra la spiaggia dell’hotel “Regent” e la concessione “F. Paolo VI”, la spiaggia tra la concessione “Lega Navale” e “La Capannina”, l’area compresa tra le “Hawai-Pescespada” e “La Lampara” – seguendo le indicazioni del bando potranno di fatto essere consegnate nelle mani degli stessi balneatori: è prevista infatti la partecipazione al bando non solo delle associazioni ma anche di imprese e cooperative, che ovviamente gestiscono gli affari in un’ottica di incasso piuttosto che di interesse pubblico”.
“Questione di competenza di un assessore, Maria Rita Paoni Saccone, che evidentemente è inconsapevole di esserlo – prosegue il consigliere M5S Paolo Sola – visto che proprio ieri mattina, mentre il bando veniva pubblicato sull’albo pretorio del Comune, era presente in Commissione Finanze a dirci che il tutto era ancora al vaglio dei dirigenti per alcuni correttivi. Questo dà l’idea di quale attenta regia abbia gestito un bando che è pieno di criticità”.
Proprio in commissione i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno sollevato diverse questioni rispetto alle quali l’assessore non sarebbe riuscita a dare risposte: “in primo luogo quella relativa all’accessibilità ai disabili, che il Comune aveva garantito di predisporre in tutte le spiagge libere con un impegno chiesto in sede di bilancio proprio dal M5S e sottoscritto dal Sindaco, che invece ora nel bando diventa un onere facoltativo a carico dei gestori. Un aspetto molto delicato dopo che, l’anno scorso, gli stessi consiglieri pentastellati avevano più volte segnalato come le passerelle in molti punti fossero rimaste danneggiate e inutilizzabili per l’intera stagione estiva. E poi la questione del noleggio di ombrelloni, sedie e sdraio, che i gestori potranno decidere di predisporre con una totale autonomia riguardo alle tariffe che andranno solo “comunicate” al Comune, creando certamente disparità di prezzi e di trattamento nelle diverse zone della città. E ancora la questione dell’accesso in spiaggia per gli animali di affezione, rispetto a cui continua la “libera” interpretazione della legge regionale, che lo consentirebbe in ogni tratto di spiaggia tranne quelli espressamente individuati dal Comune, e che invece in questo bando continua ad essere un diritto sempre meno garantito, relegato a due soli tratti di arenile in tutta la città”.
“Aspetti fondamentali sui quali occorre intervenire urgentemente – concludono i consiglieri Alessandrini e Sola – perché si possano correggere criteri e tempistiche di affidamento, e restituire alle spiagge libere la loro naturale vocazione di bene pubblico. La spiaggia è di tutti e continuare a metterla in mani private non è più tollerabile”.