Pescara. La fauna selvatica è sempre più presente negli ambienti periurbani e urbani, con crescente e preoccupante rischio di natura sanitaria, economica e di pubblica incolumità.
Per avere personale, sia veterinario sia tecnico ausiliario, adeguatamente formato sulle metodiche di cattura con particolare attenzione alla telenarcosi, sempre più usata, si è tenuto presso la Asl di Pescara un corso teorico pratico di formazione in Sanità Pubblica Veterinaria, “La cattura degli animali e la telenarcosi: corretto approccio dalla fase organizzativa a quella operativa”.
La telenarcosi è un metodo di cattura che implica somministrazione di anestetici a distanza mediante uso di dardi siringa lanciati da specifici fucili, pistole o cerbottane. Il Servizio di Sanità Animale della Asl di Pescara, diretto dal dottor Franco Ruggeri, è spesso chiamato a intervenire, con urgenza e in situazioni di elevata criticità operativa (incidenti stradali, rete autostradale, giardini scolastici) per la cattura e l’allontanamento di animali selvatici al fine di salvaguardare la sicurezza pubblica e il benessere dello stesso animale. Si tratta di operazioni difficoltose e non scevre da rischi sia perché legate a uno scenario operativo complesso – aspetti legislativi, presenza di persone, viabilità, comportamento inconsulto dell’animale in stato di estremo terrore – sia per la ridotta dimestichezza con gli animali selvatici e la scarsa conoscenza delle corrette tecniche operative.
Al corso, rivolto agli operatori del settore, è intervenuto il personale del Servizio di Sanità Animale della Asl di Pescara e delle Asl di Chieti, Teramo e L’Aquila. Si sono svolte lezioni teoriche e una giornata di esercitazione pratica con la presenza di istruttori, presso il poligono di tiro del Tiro a Segno Nazionale di Chieti. Il corso è stato accreditato dal Ministero della Salute e l’iniziativa è stata accolta con molto interesse dai partecipanti.