Pescara. E’ stata una telefonata anonima che ha segnalato la presenza di quattro ordigni nucleari a far scattare l’allarme bomba alla stazione centrale di Pescara.
Allarme rivelatosi falso dopo l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno escluso la presenza degli ordigni rudimentali pronti ad esplodere, come annunciato dalla telefonata.
I pompieri hanno evacuato precauzionalmente lo scalo ferroviario, effettuato test di radioattività e poi scandagliato l’intera area alla ricerca di pacchi o bagagli sospetti, restituendo esito positivo e facendo rientrare l’allarme.
Dalle 13.50 la circolazione ferroviaria è stata sospesa in via precauzionale sulle linee Terni – Sulmona, Pescara – Sulmona, Civitanova Marche – Albacina, Porto d’Ascoli – Ascoli, Giulianova – Teramo, Pescara – Ancona.
L’interruzione del traffico si è resa necessaria per consentire all’Autorità Giudiziaria di effettuare accertamenti nella stazione Pescara Centrale dopo la segnalazione anonima dell’ allarme bomba.
La circolazione ferroviaria è stata riattiava alle ore 15.55: ”L’interruzione del traffico”, spiega una nota di Rfi, “si era resa necessaria, dalle ore 13.50, per consentire all’Autorità Giudiziaria di effettuare accertamenti nella stazione Pescara Centrale. È stato interessato dagli accertamenti anche il Posto Centrale di Pescara, dal quale si controlla la circolazione ferroviaria di alcune linee in Abruzzo, Marche, Umbria e Molise. Durante lo stop nessun treno è rimasto fermo in linea. Ritardi medi di 90 minuti con punte fino a 140 minuti”.