Pescara. Nella sede pescarese della Giunta regionale d’Abruzzo si è tenuta ieri una pre-conferenza dei servizi sul progetto di valorizzazione e riqualificazione del complesso ex Fea di Pescara.
La riunione era stata convocata dal presidente vicario della Giunta, Giovanni Lolli, per avviare le valutazioni tese a conseguire la presentazione e l’approvazione da parte degli enti competenti del progetto stesso. Nel corso della riunione sono state affrontate tematiche attinenti la funzionalità edilizia, urbanistica e commerciale del luogo, senza tralasciare analisi, indagini e piani di caratterizzazione dei suoli interessati, che nel tempo hanno svolto la funzione di stazione ferroviaria e rimessa degli autobus dell’ex Gtm. Il segretario particolare del presidente, Enzo Del Vecchio (che ha sostituito Lolli impegnato all’Aquila con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella) e il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, hanno rivolto un ringraziamento alla struttura regionale – presente con la dirigente Eliana Marcantonio e la funzionaria Everina Di Filippo – che ha saputo governare un processo importante con una tempistica molto stringente.
Gli interventi dei dirigenti comunali Gaetano Silverii e Tommaso Vespasiano, del presidente della Tua, Tullio Tonelli, del presidente dell’Arta, Francesco Chiavaroli, e dell’architetto della Sovrintendenza Aldo Giorgio Pezzi hanno consentito di approfondire gli iter delle diverse procedure che si possono perseguire e che rispondono anche a una logica di fattibilità, compresa la difesa dal rischio idrogeologico illustrata dal commissario straordinario dell’Autorità di bacino, Luciano Di Biase. Quindi Germano Gallingani, delegato della società CFC vincitrice dell’avviso, ha evidenziato le fasi progettuali, che da una parte salvaguardano i due edifici di valore storico, dall’altra utilizzano la volumetria esistente delle altre strutture, senza alcun aumento di cubatura, ma anzi ipotizzando un volume inferiore rispetto a quello attuale.
A conclusione dell’incontro si è prefigurato un cronoprogramma che riguarderà da subito l’indagine sulla qualità del suolo, mentre su un binario parallelo correrà il confronto tra i tecnici, la CFC e la struttura comunale, per individuare il percorso più confacente a una celere realizzazione del progetto. La proposta presentata dalla CFC di Reggio Emilia prevede l’allestimento di progetti artistico-culturali, come, in via esemplificativa, mostre temporanee, workshop, seminari, performance, esposizioni, concerti, con il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado attraverso l’implementazione di un programma di studio dedicato. Dal punto di vista architettonico il progetto prevede, in particolare, il restauro dell’ex scalo ferroviario con l’obiettivo di recuperare l’idea della stazione quale punto di partenza per un viaggio sensoriale tra musica, arte e cultura, passando anche attraverso la cultura del cibo. La superficie totale è di 4.800 metri quadrati, quella utile è pari a 1.800 mq.