Pescara. Inferriate divelte, pacchi dei prodotti più costosi scomparsi e locali a soqquadro. Questa la scena che si sono trovati davanti ieri mattina operatori e volontari dell’Emporio della Solidarietà “Papa Francesco” di via Rubicone di Pescara, constatando il secondo grave furto nel giro di una settimana.
La situazione, in attesa delle indagini da parte degli investigatori, obbliga la struttura, che ogni anno assiste circa 150 famiglie in condizione di particolare fragilità socio-economica, molto spesso con minori a carico, a chiudere, fino a data da destinarsi.
«Una decisione drastica e sofferta – spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – ma necessaria per far fronte alla situazione, verificare l’entità dei danni e ripristinare la piena e adeguata funzionalità dell’Emporioper garantire l’assistenza a coloro che ne hanno bisogno. Gesti del genere sono un duro colpo per tutta la comunità specialmente perché vanno a danneggiare i più deboli. D’altronde – conclude Don Marco – quanto accaduto è sintomo del disagio e della povertà presenti nel tessuto sociale».
La Caritas diocesana e l’Associazione “Spazi di Prossimità” che gestiscono la struttura, stanno già lavorando “per ridare presto alla città di Pescara”, spiega una nota, “un luogo di accoglienza, sostegno e condivisione come è sempre stato l’Emporio della Solidarietà”.