Un Centro al servizio dei pazienti con demenze senili e dei familiari che li accudiscono. Lo hanno attivato, in via sperimentale, il Comune di Pescara e la Fondazione Luca Romano Onlus, stipulando un accordo di collaborazione per l’anno 2018, secondo quanto previsto dall’asse tematico 6 del Piano Sociale del’Ecad 15 che si occupa di longevità attiva.
Il servizio è stato presentato stamani dal sindaco Marco Alessandrini, dal presidente della Commissione Politiche Sociali Tonino Natarelli e da Roberta Pellegrino, funzionario delle Politiche Sociali, alla presenza del professor Filippo Maria Ferro, il primo neuropsichiatra, già ordinario di Psichiatria all’Università ‘G. d’Annunzio’, membro del Comitato scientifico della Fondazione Luca Romano, e di e di Carla Cotellessa, psicoterapeuta e criminologo clinico, coordinatrice degli interventi di psicoterapia per la stessa onlus.
“La rete di protezione sociale del Comune ha una maglia in più perché vogliamo dare una risposta al problema dell’aumento delle patologie legate all’avanzare dell’età – ha detto il sindaco Marco Alessandrini – Gli obiettivi sono quelli di garantire sostegno alle famiglie che assistono persone affette da demenza in fase iniziale, evitando loro eccessivi carichi di stress e contribuendo ad innalzare il livello della qualità della vita in ambiente domestico”.
“Il Centro supporto alle Famiglie con familiari affetti da demenze senile intende diventare un punto di riferimento e supporto per chi affronta questa complessa problematica – così l’assessore Antonella Allegrino, impossibilitata a partecipare alla conferenza per motivi di salute – Si tratta, purtroppo, di patologie degenerative sempre più diffuse e che gravano molto sui nuclei familiari, soprattutto su quelli che versano in condizioni di disagio economico e sociale. Gli ultimi dati, infatti, attestano che oltre un quinto della popolazione anziana pescarese, costituita nel complesso da circa 30mila persone dai 65 anni in su, è colpito da demenze e disabilità. L’attenta analisi dei bisogni del territorio, eseguita nell’ambito della redazione del Piano Sociale dell’Ecad 15, ha evidenziato la necessità di attivare un supporto a favore di questi pazienti e dei caregiver, che spesso avvertono un senso di isolamento che rende ancora più grave la sofferenza per la malattia del familiare. Recependo questa richiesta di aiuto, abbiamo attivato il Centro che offre supporto familiare e alla persona per fronteggiare eccessivi carichi di stress causati da un’assistenza continua. Nella struttura, grazie alla presenza di personale altamente qualificato, verranno promosse attività di socializzazione, aggregazione, recupero e sostegno, che serviranno all’anziano per mantenere l’autonomia residua e allevieranno l’opera di assistenza del caregiver. Il servizio rientra nella strategia di rafforzamento della rete socio-sanitaria- sociale, che cura e rallenta la progressione della malattia e, al contempo, affianca e sostiene le categorie più fragili e bisognose della nostra comunità”. Il Centro è operativo nella sede della Fondazione, in Via dei Sanniti 3 (tel. 085 694005), nei giorni di lunedì, dalle 9 alle 14, di mercoledì dalle 15 alle 20 e di venerdì dalle 9 alle 14”.
“Obbligo dell’amministrazione è proteggere le fasce deboli e i soggetti più vulnerabili visto l’aumento di tali patologie – ha ricordato il presidente della Commissione Politiche Sociali Tonino Natarelli – Ho già avuto un contatti con la presidente dell’Ordine dei medici affinché venga avviata una campagna di sensibilizzazione sui medici di base con l’obiettivo di informare le famiglie sull’esistenza di questo servizio ”.
“Tra le novità connesse all’attivazione del nuovo piano sociale va sicuramente sottolineato il fatto che i servizi , da anni affidati in modo diretto agli entri del Terzo Settore, sono stati oggetto di procedure ad evidenza pubblica attraverso la forma della co-progettazione tra ECAD e Terzo Settore – dice Roberta Pellegrino, funzionario Politiche Sociali – Ciò ha consentito di strutturare servizi contraddistinti da un elevato grado di condivisione e soprattutto, di introdurre elementi innovativi a vantaggio delle persone con situazione di fragilità. Uno di questi servizi innovativi è sicuramente il ‘Centro supporto famiglie con familiari affetti da demenze’. Il Piano sociale è stato scritto partendo dal territorio, dal profilo sociale elaborato a partire da ampi spazi di confronto con i servizi territoriali e con gli enti del Terzo Settore; dal dato dell’aumento delle patologie neurodegenerative che colpiscono la popolazione ‘over 65’ è nata quindi l’idea di sperimentare un centro diurno per familiari e pazienti. Il Servizo che mira ad essere un modello che supera l’approccio ‘assistenzialistico’ è gratuito, la modulistica è presente nella pagina del Comune, ha un costo di 20.000 euro per l’Amministrazione”.
“La presa in carico di 20 famiglie è riduttiva rispetto al numero di persone interessate da queste patologie – ha precisato il professor Filippo Maria Ferro, Neuropsichiatra e già ordinario Psichiatria all’Università D’Annunzio, membro del Comitato scientifico della Fondazione Luca Romano Onlus – Ma se questi nuclei familiari vengono assistiti attraverso un modello che ha un senso e una tenuta, l’esperienza servirà da esempio più di qualsiasi campagna di informazione e si andrà incontro ai bisogni del paziente e dei caregiver, che spesso manifestano la cosiddetta sindrome da burnout, una crisi causata da stress eccessivo”.
“Il servizio prevede laboratori su tematiche di interesse per gli ospiti, attività specifiche per il miglioramento dell’autonomia residua della persona con demenza, attività occupazionali, di socializzazione, ricreative, di intrattenimento e di educazione motoria, spazi di consulenza, di orientamento e di ascolto di situazioni problematiche e un gruppo di sostegno alle famiglie – ha concluso Carla Cotellessa – .Le attività sono svolte da uno staff competente composto da assistenti sociali, psicologi e terapisti occupazionali. Il Centro garantisce la sicurezza e la copertura assicurativa per tutti gli ospiti ed il rispetto della normativa vigente sulla riservatezza dei dati personali e sensibili previsti dal Codice sulla Privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196)”.
Coloro che vorranno accedere al servizio, potranno presentare domanda utilizzando l’apposita modulistica (modulo di accesso, Allegati 1 e/o 2) o rivolgersi al Comune di Pescara – Ufficio Politiche per il Cittadino e Programmazione Sociale dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00/12:00, martedì e giovedì dalle 16:00/17:00. Referente: Dott.ssa Simona Proietto (085 4283320).