Questa mattina, gli uomini della squadra Mobile hanno eseguito la relativa ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta del pm Marina Tommolini, grazie agli elementi raccolti nel corso delle indagini dai poliziotti.
La ricostruzione. I rapinatori, uno dei quali armato di pistola, dopo aver manomesso la serratura di un ingresso posteriore delle Poste, erano entrati nell’ufficio, in quel momento ancora chiuso al pubblico, e avevano immobilizzato con delle fascette tre dipendenti e il direttore. Avevano preso i soldi contenuti in una cassaforte e, dopo aver atteso il tempo necessario a disabilitare il sistema di macchiatura, si erano impossessati anche delle banconote dello sportello Atm. Entrambi in azione con il volto coperto, erano poi fuggiti a piedi, facendo perdere ogni traccia. Il bottino fu quantificato in 145.410 euro. Furono subito avviate le indagini della Mobile, che hanno poi portato ad individuare i due. Il gip li ha arrestati ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di rapina pluriaggravata, nonché il pericolo di reiterazione del reato.
La Polizia di Pescara, ieri, ha anche arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio un uomo che alloggiava in un b&b di Portanuova: nella sua camera sono stati trovati quasi cue chilogrammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. L’uomo è ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.