Pescara. L’Anpi interviene sui gesti vandalici che, in poco più di 48 ore, hanno colpito i due murales dedicati a Willy Monteiro e George Floyd: “Opere dal significato chiaro ed inequivocabile, oggetto di un attacco che va ben oltre l’atto vandalico”.
“L’aver coperto il volto sorridente di Willy Monteiro Duarte con una vernice bianca a pochi giorni dall’inizio del processo dei quattro chiamati a rispondere dell’omicidio del ragazzo di Paliano è un gesto infame che indigna e che deve essere condannato senza tentennamenti: con questo gesto si è infangata la memoria di un ragazzo ucciso per la sua generosità, il suo altruismo, il suo coraggio, il suo senso civico, con questo gesto si è voluto prendere posizione a favore della violenza e dell’intolleranza, si è voluto uccidere di nuovo Willy”: afferma in un nota l’associazione nazionale partigiani.
“Ma Willy non bastava”, prosegue l’Anpi, “e così la notte scorsa in via Milano è stato colpito un altro simbolo della lotta per i diritti umani, un suggestivo Spiderman ispirato alla protesta per le ingiustizie razziali partita dagli Stati Uniti e raccolta in diversi Paesi dopo l’uccisione di George Floyd, come ben esplicitato da quel I can’t breathe sulla mascherina, frase già oscurata qualche ora prima probabilmente dalla stessa mano: SpiderGeorge è stato letteralmente cancellato da una macchia di vernice nera. Non crediamo nelle coincidenze: i due episodi, ravvicinati nel tempo e nello spazio e per i quali si è già mossa la locale Questura, sembrano indicare una comune matrice razzista che non va sottovalutata ma va, anzi, combattuta, iniziando a chiamare le cose con il proprio nome e non limitandosi ad una generica, seppur sacrosanta, condanna”.
“Il razzismo va chiamato razzismo, senza giri di parole, e come tale va affrontato anche con atti concreti da parte delle Istituzioni: chiediamo al Sindaco, pertanto, di adoperarsi affinché siano immediatamente ripristinati, come accaduto in occasione del Giorno del Ricordo quando fu vandalizzata la corona posta sulla lapide di piazza Martiri Dalmati e Giuliani, i due murales di via Firenze e di via Milano chiedendo allo Street Artist _Ipman di riproporre le opere esattamente dove erano, e di impegnare l’Amministrazione comunale a combattere questi fenomeni non più isolati che tendono a minare i principi basilari su cui si basano la nostra democrazia e la nostra comunità”, incalza l’Anpi, che conclude: “Sui valori costituzionali dell’uguaglianza, della tolleranza, del rispetto per i diritti altrui, possiamo e dobbiamo trovare l’unità e la forza per sconfiggere il razzismo ed ogni forma di discriminazione”.