Pescara. C’è un primo denunciato per l’aggressione omofoba avvenuta sul lungomare di pescara nella notte tra il 25 e il 16 giugno, quando due fidanzati furono assaliti da un “branco” di giovani e uno dei due fu massacrato di botte.
Dopo alcuni giorni di serrate indagini, i Carabinieri di Pescara sono riusciti a dare un nome all’autore dell’aggressione che, con violenti pugni al volto, ha fratturato la mandibola ad 25enne molisano che in quel momento stava passeggiando mano nella mano con il fidanzato coetaneo.
I Carabinieri hanno riscostruito in maniera dettagliata la dinamica dell’aggressione, hanno esaminato i video delle telecamere presenti nella zona, nonché hanno sentito i ragazzi presenti all’evento, in particolar modo quelli che sono assidui frequentatori della zona della Nave di Cascella, risalendo quindi ad un giovane pescarese poco più che ventenne.
I dettagli forniti dalla vittima e dal ragazzo in sua compagnia, testimone dell’accaduto, sono stati fondamentali per gli inquirenti, i quali, già dopo 48 ore dall’accaduto, avevano indirizzato le proprie indagini su un soggetto in particolare.
Lo sforzo investigativo, quindi, ha portato ad un riconoscimento pieno dell’aggressore, confermato anche dai testimoni e dalle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza.
Il giovane aggressore non era solo in quel momento, ma in compagnia di altri suoi amici, tra cui una ragazza; pertanto, le risultanze investigative finora raccolte sono state raccolte in un’informativa di reato in base alla quale è stato deferito in stato di libertà il giovane pescarese con l’accusa di lesioni personali con l’aggravante comune dell’aver agito per motivi abbietti o futili. Il giovane, poco più che ventenne, viene definito come un ragazzo con un’infanzia difficile alle spalle, che vive con i nonni, non lavora e non studia
Le indagini dei Carabinieri sono tuttora in corso al fine di risalire alla completa identificazione degli altri giovani presenti sulla scena teatro dei fatti.