A denunciare l’episodio, avvenuto lunedì, è Felice Rignanese, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe:”Un detenuto italiano, ristretto nel Reparto giudiziario, si era recato per una consulenza al Reparto psichiatrico, dove è situata la camera adibita a visite specialistiche. Dopo la valutazione medica, mentre si trovava ad uscire dal Reparto per fare rientro in cella, aggrediva prima verbalmente e poi frontalmente l’assistente addetto alla sezione spingendolo violentemente e tentando di colpirlo. Il poliziotto, difendendosi, riusciva a limitare i danni, scansando altri colpi a lui indirizzati e con l’intervento immediato degli altri agenti si riusciva a scongiurare il peggio”.
L’agente è stato medicato al Pronto Soccorso con una prognosi di 1 settimana.
Alla protesta di aggiunge anche la voce di Donato Capece, segretario generale del Sappe: “Questa di Pescara è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono. È necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria dell’Abruzzo”.