Pescara. “Novanta famiglie lasciate senza un filo d’acqua in piena estate, nei giorni del solleone di luglio”.
E’ Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, a denunciare quello che sta succedendo a Pescara, “dove l’Aca, dalle 17.30 di ieri pomeriggio”, riferisce, “ha apposto i sigilli al contatore di un condominio di via De Nino 36, non applicando semplicemente un riduttore, come previsto dalla legge che vieta la sottrazione totale di un servizio essenziale come l’acqua, ma chiudendo completamente la fornitura e lasciando a secco, senza alcun preavviso, le famiglie con anziani e bambini”.
“All’origine del provvedimento – sostiene Foschi – ci sarebbero delle morosità già riconosciute dal vecchio amministratore di condominio, morosità che sicuramente l’Aca deve recuperare, ma non rivalendosi su 90 ignare famiglie forse nei giorni più caldi dell’estate. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede ovviamente all’Aca di riaprire immediatamente i rubinetti, assumendosi, in caso contrario, una grave responsabilità per una potenziale emergenza igienico-sanitaria, mentre provvederemo a investire della questione la Commissione Controllo e Garanzia e la Commissione Sanità del Comune di Pescara affinchè esercitino un’azione di vigilanza sull’operato dell’Aca”.