Se ieri si trattava di una ventina di bambini, alunni di sette diverse scuole del capoluogo adriatico, si sono poi aggiunti anche sei insegnanti. Da 11, sale a circa 20 il numero dei bimbi attualmente ricoverati in Pediatria, nessuno comunque in gravi condizioni; alcuni sono stati già dimessi, ma altri sono entrati in un secondo momento.
Se per la Direzione sanitaria della Asl, vista la tipologia dei sintomi – febbre, vomito, diarrea e conseguente disidratazione – non si tratta di un’emergenza, il sindaco, Marco Alessandrini, ha comunque deciso di sospendere da domani il servizio mensa nelle scuole comunali.
Già ieri la Asl aveva disposto un’indagine epidemiologica e sono in corso accertamenti dei Carabinieri del Nas sui campionamenti effettuati nel centro di cottura che serve tutte le mense delle scuole comunali.
Ispezionato il centro di cottura che serve le mense delle scuole: il controllo, andato avanti fino alla tarda serata di ieri, è stato eseguito dal personale della Asl e dai Carabinieri del Nas di Pescara. In particolare, sono state campionate numerose matrici alimentari e rinvenuti i pasti test, regolarmente detenuti, che saranno sottoposti ad analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico.
“Saremo al fianco delle famiglie e a tutela della salute dei bambini, se verrà accertato che a provocare i malori è stato il cibo somministrato alla mensa – aveva dichiarato già ieri sera il sindaco – Se dagli accertamenti il malore risultasse conseguenza della qualità del cibo ingerito a scuola attiveremo ogni forma di tutela a carico dell’ente per la salvaguardia della salute dei bambini. Il Comune offrirà ogni possibile forma di tutela nei confronti del concessionario”. Un’apposita ordinanza firmata oggi dal sindaco – che non interessa le scuole private – stabilisce la sospensione del servizio mensa da domani, lunedì 4, finché non sarà chiarita la natura delle infezioni trattate in ospedale. Saltano dunque mensa e tempo pieno nelle elementari e medie comunali. Per materne e nidi, fa sapere il sindaco, “stiamo lavorando affinché l’attività didattica possa continuare per quanti vorranno ricondurre i bambini a scuola, ma solo dopo aver fatto consumare loro il pasto a casa”. Alessandrini annuncia anche formule compensative per le rette sul tempo pieno “che verrà ripristinato una volta accertato che il cibo non ha determinato la situazione creatasi”.