Penne. “La riapertura della Brioni Roman Style, azienda con oltre mille dipendenti dislocata su tre sedi, in questo preciso momento risulta eticamente e moralmente devastante perché potrebbe vanificare gli sforzi che si stanno facendo per limitare la diffusione del contagio. Non posticipare la riapertura dell’azienda, potrebbe dar luogo ad un aumento notevole del numero dei casi da contagio”.
Lo affermano, in una nota, le segreterie provinciali e regionali confederali e di categoria di CGIL e FILCTEM CGIL – CISL e FEMCA CISL – UIL e UILTEC UIL unitamente alle RSU e RLS dell’azienda Brioni Roman Style, “a tutela di tutti i lavoratori, lavoratrici e dell’intera Comunità Vestina, un territorio martoriato dal contagio Coronavirus”.
I sindacati, seppur ancora senza conferma per motivi di privacy, riferiscono. “Siamo a conoscenza che diversi lavoratori e lavoratrici hanno manifestato nei giorni scorsi ed a tuttora febbre anomala e disturbi, anche se lievi, alle vie respiratorie che si sono messi in autoquarantena e pertanto non sono presenti nei registri della ASL e della Protezione Civile. All’interno dei siti lavorano anche persone che giungono dalla zona rossa appena richiesta al Governo Italiano da parte della Regione Abruzzo”.
“L’azienda Brioni Roman Style”, incalzano le sigle sindacali, “non produce beni di prima necessità anche se immaginiamo che
al momento possono esserci calendarizzate alcune consegne, riteniamo che a meno di una riqualificazione dei siti, di cui non siamo a conoscenza, che le permetta di produrre mascherine e/o materiale protettivo come diverse aziende tessili hanno iniziato a fare da qualche giorno, non riteniamo necessario e consigliabile la riapertura dell’azienda. Pertanto alla luce di tutto quanto sopra esposto ed ascoltando la voce dei lavoratori che, all’unisono esternano voci di terrore e preoccupazione, chiediamo ed invitiamo l’azienda di continuare ad applicare la Cassa Integrazione, con l’auspicio che arrivando alla fine di Aprile, si
sia superato il fatidico picco di contagi e si verificano tutte le condizioni per poter avere lavoratori e lavoratrici pronti a riprendere serenamente la loro attività lavorativa”.
“Altresì invitiamo tutti coloro attenzionati, e ci rivolgiamo principalmente al Prefetto di Pescara, al Presidente della Regione Abruzzo ed all’ASL di Pescara, di interagire con i Responsabili aziendali per addivenire ad una soluzione comune che tenga conto di tutti gli interessi presenti in essere ma, soprattutto atta a tutelare la salute e lo stato psicologico dei lavoratori e delle
lavoratrici della Brioni Roman Style”, concludono i rappresentanti sindacali.