“Le pigne rimaste sui pini non crollati in seguito al rogo, hanno rilasciato i propri semi, consentendo la nascita di oltre mille nuove piantine di Pini d’Aleppo per ogni ettaro di terreno, piante che ora dovremo far crescere. A questo punto, secondo la Commissione di esperti nominata dal sindaco Masci due anni fa e oggi intervenuta con una delegazione alla seduta della Commissione Ambiente, è tempo di aprire il vero cantiere”.
Lo ha annunciato il presidente della commissione Ambiente del Comune, Ivo Petrelli, ufficializzando l’esito della seduta della Commissione Ambiente che ha visto la presenza dell’assessore ai Parchi Gianni Santilli, dell’architetto Mario Caudullo del Servizio Verde, e dei tre esperti del Comitato: il professor Gianfranco Pirone, il dottor Nevio Savini e il dottor Dario Febbo.
“La natura ha fatto il proprio corso”, prosegue Petrelli, “ora è tempo di abbattere e rimuovere gli scheletri degli alberi bruciati ma rimasti in piedi, di cominciare una reale bonifica, seguendo il progetto che entro qualche giorno verrà consegnato al sindaco Masci dal pool composto da Fondazione AlberItalia e Università di Firenze, con l’intervento anche dell’Università de L’Aquila. E l’obiettivo è quello di iniziare i lavori entro tarda primavera, grazie anche al finanziamento disponibile di 1milione 200mila euro derivante dalla polizza assicurativa che ha in parte coperto il danno”.
“Siamo rassicurati dal lavoro fatto fino ad oggi dagli esperti, ma siamo altresì preoccupati per la realizzazione dei lavori futuri. Oggi in commissione ho posto il tema dell’utilizzo del ristoro dato dall’assicurazione, pari ad un milione e duecentomila euro, a copertura dei danni subiti dall’incendio del 1 agosto 2021. Purtroppo l’assicurazione non ha posto paletti sull’utilizzo del ristoro assegnato e non vorremmo che, essendo questo l’ultimo anno di consiliatura dell’amministrazione Masci, quei fondi fossero utilizzati a fini elettorali per realizzare opere che andrebbero normalmente eseguite con fondi propri del Comune”.
Così-commenta il consigliere M5S Massimo Di Renzo, che aggiunge: “C’è urgente bisogno di un atto di programmazione di tutti i lavori da realizzare nei prossimi anni in collaborazione con esperti ed associazioni ambientaliste e vanno individuate già da oggi le fonti di finanziamento”.