La vittima, che presentava segni evidenti di ferite d’arma da taglio al volto, giaceva al fianco di una carriola imbrattata di sangue. I militari hanno quindi seguito le tracce di sangue che dal luogo del ritrovamento conducevano fino all’abitazione del 54enne, distante solo un centinaio di metri. All’interno dell’abitazione della vittima c’erano i segni evidenti di un’aggressione nonché tracce di sangue da trascinamento oltre ad un coltello, presumibilmente utilizzato per la commissione del delitto. La carriola invece è risultata essere stata asportata da un deposito di un’abitazione vicina, la cui porta in ferro, al momento del sopralluogo, era accostata e con un lucchetto aperto.
È risultato quindi evidente che l’omicidio fosse stato consumato dentro casa ed il corpo trasportato in riva al fiume da chi conosceva bene i luoghi e la vittima.
I sospetti si sono subito concentrati sul 29enne, di origini romane da qualche tempo trasferitosi a Popoli in un’abitazione proprio di fronte a quella della vittima, noto anche lui alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi. Il giovane è stato arrestato l’ultima volta due giorni fa per tentata rapina ed estorsione ai danni di una farmacia del luogo. A seguito dell’accaduto e dopo la convalida dell’arresto gli era stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora con ulteriore prescrizione della permanenza domiciliare in orario notturno.
Il 29enne è stato trovato in casa dai Carabinieri della Compagnia di Popoli e da quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara. Sul posto anche il magistrato di turno Gabriella De Lucia.
L’uomo, trasferito in caserma, è stato quindi sottoposto a fermo quale indiziato del delitto di omicidio.
Le indagini, tuttora in corso ed in rapida evoluzione, tendono ora a verificare l’eventuale coinvolgimento di terzi sia nelle fasi dell’uccisione che in quelle successive del tentativo di occultare il cadavere.
Foto: Ansa.it