L’amministrazione comunale, infatti, ha stabilito un tetto massimo al numero di tavoli e sedie collocabili all’esterno dei locali- di fatto, dimezzando quelli attuali – basato sia sul numero dei coperti all’interno sia sul volume esterno.
I giudici del tribunale amministrativo non hanno ritenuto la sussistenza di un danno grave e irreparabile tale da accogliere la richiesta di sospensiva, mantenendo in vigore la determina comunale.
Il braccio di ferro tra Comune e operatori della movida, però, non si ferma: il 12 maggio, infatti, si terrà l’udienza di merito.