Non sono servite le proteste a fermare l’Anas, che poche settimane fa aveva abbattuto la quercia secolare sulla Statale 151, all’incrocio con la zona industriale di via Sardegna a Moscufo, con la motivazione della visibilità necessaria alla sicurezza della nuova rotatoria.
In tanti, però, avevano detto che “quel progetto Anas era da cambiare, perché pericoloso, malfatto, non rispondente alle norme e incapace di inserirsi in un territorio di cui la quercia era elemento identitario”, come afferma l’architetto Giuseppe Di Giampietro.
La sicurezza non è aumentata, in quanto negli ultimi giorni la rotatoria è stata scenario di incidenti, con tanto di pali e segnaletica “tranciata” come la scomparsa quercia, ma a farlo è stata qualche auto troppo veloce da riuscire a percorrere correttamente il rondò.
“La serie di incidenti, evitati per poco, e ripetuti, lo stanno a dimostrare”, commenta Di Giampietro, che conclude interrogatorio: “Stiamo aspettando l’incidente mortale ? Chi dovrà rispondere per questi errori, abusi e sordità alle richieste di cittadini ed esperti? Vorremo costituirci parte civile quando si arriverà a chiedere il conto di questa vicenda di ignoranza presunzione e arroganza”.