Il CRIC è costituito da locali e aree coperte, presidiato ed allestito, dove si svolge unicamente attività di consegna e prelievo di beni usati ancora utilizzabili e non inseriti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati.
“La città si dota di un regolamento sul funzionamento del Centro del riuso – spiega il vice sindaco con delega all’Igniene urbana Paolo Cilli -, la cui apertura, a causa dell’emeregenza sanitaria, slitterà a settembre. Dopo la fase di progettazione e realizzazione si conclude oggi l’ultima fase, dell’assegnazione della struttura, grazie anche a un precedente finanziamento della Regione Abruzzo. Con l’attivazione del CRIC verrà sviluppata la prevenzione della produzione dei rifiuti, contrastando la cultura dell’usa e getta, si sosterrà la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale. Si favorirà inoltre la promozione del reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento e smaltimento, consolidare il concetto di Economia Circolare del rifiuto e concorrere alla corretta gestazione del programma Rifiuti Zero. Nel CRIC sono accettati i beni di consumo ancora in buono stato (anche dal punto di vista igienico) e funzionanti, che possono essere efficacemente riutilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie”.