Montesilvano. Vincono il premio ‘Federico Caffè’ gli alunni della classe V B Turismo dell’IIS Alessandrini di Montesilvano, che consiste in una somma di 1500 euro da utilizzare per attività culturali.
Il premio (in memoria di Giuliano Colazilli) è indetto dallo SPI-CGIL di Pescara e dall’Associazione Federico Caffè per ricordare la figura del grande economista pescarese scomparso nel 1987. La classe, guidata dagli insegnanti Pino Troiano e Angelo Pompei, è risultata vincitrice del premio con saggio su ‘Attualità del pensiero e testimonianza etica di Federico Caffè, con riflessioni e valutazioni personali’.
Alla manifestazione di consegna del premio hanno preso parte: il dirigente scolastico, Roberto Chiavaroli; il segretario dello SPI-CGIL, Paolo Castellucci; il presidente dell’associazione Federico Caffè, Giacomo D’Angelo; Silvestro Profico, allievo del prof. Caffè; Mario Tiberi, docente di Politica economica dell’Università La Sapienza di Roma; Giovanna Leone, docente di Scienze delle comunicazioni dell’Università La Sapienza e nipote di Federico Caffè.
Il conferimento del premio è stato così motivato dalla giuria:
“Il saggio, scritto con uno stile ammirevole per sobrietà e chiarezza, ci offre un convincente ritratto di Federico Caffè, che ha pienamente soddisfatto le aspettative di chi ha ideato il premio, pensando di confermare, proprio attraverso la lettura dei suoi scritti affidata a dei giovani, la vitalità dell’insegnamento dell’economista abruzzese”.
La manifestazione ha visto la presentazione della figura di Federico Caffè attraverso un filmato prodotto dalla Fondazione Pescarabruzzo, l’esposizione del saggio breve realizzato dalla classe attraverso quattro comunicazioni degli studenti, intercalate dagli interventi di approfondimento di Mario Tiberi e Giovanna Leone.
Ne è emerso il quadro di una personalità di straordinaria levatura intellettuale e morale, che ha messo al centro della propria ricerca l’uomo attraverso una visione umanista dell’economia, preoccupata del benessere sociale della collettività attraverso una impostazione keinesiana e una interpretazione creativa del messaggio del grande economista inglese.