Ritenendo la frase “non appropriata, irrispettosa della dignità femminile e discriminatoria”, la lettera invita il sindaco a dare “piena applicazione al protocollo tra ANCI e lo IAP (Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria), in cui si richiamano le Amministrazioni Locali a consentire, nel proprio territorio, comunicazioni contenenti immagini che tutelino la dignità delle donne e che propongano una rappresentazione dei generi coerente con l’evoluzione dei ruoli nella società, evitando il ricorso a stereotipi di genere offensivi”.
Consigliere e Commissione, infine, “certe di un accoglimento della loro richiesta” si sono riservate, in caso contrario, “di procedere nei modi e nelle forme consentite”. Proprio ieri, però, il Comune aveva vantato gli effetti positivi della campagna mediatica, sottolineando la scomparsa di clienti di prostitute dalle strade della città.
Inoltre, il primo cittadino ribatte seccamente con una smentita: «Ci dicano dove le tre rappresentanti hanno visto anche un solo manifesto denigrante o discriminatorio, dal momento che a Montesilvano, le affissioni legate alla campagna anti prostituzione riportano il messaggio ‘Dai valore alla tua famiglia, vita, salute, e dignità’ ».