Montesilvano. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva del cantiere di via Liguria avanzata da residenti dall’Associazione Prospettiva Futura e dal Comitato di Quartiere “Saline Marina Pp1”.
Il Tar Abruzzo dopo la prima sospensiva del 27 luglio scorso, il 14 settembre dopo l’istanza della Ribes Costruzione aveva riattivato il cantiere, rigettando la richiesta di sospensiva avanzata dei cittadini.
“Ora il Consiglio di stato mette la parola fine”, commenta Corrado Di Sante, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, “I lavori in Via Liguria vanno fermati in attesa del giudizio di merito, sul rilascio del permesso di costruire da parte dell’amministrazione Comunale. Ci auguriamo che il Tar accolga richieste dei cittadini e si ponga fine all’uso spregiudicato dei regolamenti edilizi cittadini e all’indecente sommatoria di premialità volumetriche in spregio a cambiamenti climatici e carichi urbanistici insostenibili”.
“In Via Liguria”, riferisce Di Sante, “per la seconda volta è stato rilasciato un permesso a costruire che consentirebbe al costruttore di realizzare al posto di un villino unifamiliare degli anni 60 un palazzo di 5 piani, più il piano riservato ai garage, per 12 appartamenti, un volume di cemento che passerebbe da 492 metri cubi a quasi 6000, su una strada di pochi metri priva di marciapiedi che ad ogni pioggia finisce sott’acqua”.
In foto, come si presentava via Liguria nel 2008: “Ora al posto dello scheletro nel cerchio nero c’è un palazzo di 5 piani e vari appartamenti, l’area nel cerchio rosso è invece oggetto del ricorso dei residenti, è già in essere l’area di cantiere, sono stati alzati frettolosamente diversi piani dei 5 previsti più i garage , per un totale di 12 appartamenti al posto di un singolo villino unifamiliare”, conclude Di Sante.