Montesilvano. Il Comune di Montesilvano, insieme agli enti d’ambito Montagna Pescarese e Vestina, ha partecipato al bando regionale Abruzzo Carefamily e ottenuto un finanziamento di oltre 318.000 euro.
Obiettivo è valorizzare la figura del Caregiver, quella persona che aiuta amorevolmente in maniera gratuita e quotidiana un proprio parente non autosufficiente fisicamente ed effettivamente; potenziare i servizi di supporto rivolti alle disabilità gravissime.
Il progetto si svilupperà secondo tre linee di intervento, che vedranno tutte l’emanazione di 3 avvisi pubblici: la prima consiste nel potenziamento della rete dei servizi e delle prestazioni in favore delle famiglie a basso reddito con gravi problematiche socio assistenziali dovuti alla cura di un componente affetto da patologie fortemente invalidanti. L’idea è quella di creare un vero e proprio catalogo dell’offerta sociale e implementare una rete operativa tra i servizi territoriali competenti così da garantire prestazioni efficaci e rispondenti alle reali esigenze degli utenti.
«Le dinamiche che si creano in un contesto familiare che viene travolto da una disabilità grave – afferma l’assessore alle politiche per la disabilità Ottavio De Martinis – sono molteplici e spesso di difficile gestione. Questo progetto intende rispondere, agendo su due diversi contesti, proprio alle problematiche che un nucleo familiare incontra. Quelle economiche, certamente, ma anche l’aspetto psicologico e di gestione pratica. L’assistente familiare, che nella maggior parte dei casi, sono madri che assistono figli con disabilità, o mogli, o ancora figlie che supportano anziani genitori, è una figura che si differenzia da quella degli assistenti sanitari o ancora dei badanti per la gratuità nella quale opera, ma anche per la disponibilità h24. Valorizzare, pertanto, anche in maniera professionale queste persone che sacrificano se stessi per il proprio familiare è un atto necessario da compiere. A tal proposito infatti il progetto intende offrire un supporto psicologico alla figura del caregiver e dare visibilità e riconoscimento sociale alla figura dell’assistente familiare al di là del contesto nel quale opera».
La seconda linea consiste invece nella valorizzazione della figura del caregiver, soprattutto le donne, ossia dando un riconoscimento professionale e sociale attraverso un piano formativo. In sostanza per un massimo di 40 persone, di cui 20 a Montesilvano e 20 negli altri due enti d’ambito coinvolti, verranno garantite 400 euro di formazione specifica. In secondo luogo si intendono fornire ulteriori competenze di tipo tecnico – professionali e di tipo trasversale alla figura dell’assistente familiare, così da dare strumenti cognitivo – comportamentali utili alla gestione sia del caso in assistenza, che ai carichi di stress a cui lo stesso caregiver è sottoposto. Infine la terza si traduce in un contributo economico diretto alle famiglie per mezzo del sistema dei voucher.