«Le bici abbandonate rappresentano una duplice problematica – spiega l’assessore alla polizia locale -. Innanzitutto questi rottami abbandonati, spesso ridotti a dei meri ferri vecchi incidono negativamente sul decoro cittadino, ma al tempo stesso proprio le condizioni in cui si trovano, spesso completamente arrugginiti, possono rappresentare un rischio per la pubblica incolumità. Ecco perché periodicamente viene condotta un’azione di controllo del territorio e di conseguente rimozione. Nel corso della precedente stagione estiva, ad esempio, sono state rimosse circa 25 biciclette. Nell’operazione di questi giorni i vigili hanno individuato circa una decina di biciclette probabilmente abbandonate, ma in migliore stato. Queste bici resteranno sotto costante monitoraggio e qualora dovesse essere accertato il loro abbandono verranno quindi rimosse».
Secondo la normativa le bici vengono poi custodite per un anno. Se non reclamate dai legittimi proprietari verranno conferite per il loro smarrimento.
Il proprietario che ritiene che la propria bici possa essere stata rimossa dai vigili può reclamarla al comando, fornendo una descrizione preventiva e dettagliata del mezzo, così da consentire alla polizia locale di accertare la proprietà. Al momento, a parte le 3 carcasse di bici, non sono custoditi altri mezzi.
«Il tema della mobilità sostenibile ci sta particolarmente a cuore – dice ancora l’assessore -. Abbiamo infatti avviato una serie di progettualità per incentivare all’uso della bicicletta, a cominciare dal potenziamento dei percorsi ciclabili, attraverso anche la stesura del Biciplan, un piano apposito per la mobilità urbana, passando attraverso Bici Sicura, il sistema di punzonatura delle bici per renderle identificabili e a prova di ladro. E’ altrettanto importante che i cittadini abbiano cura degli spazi comuni, anche evitando di abbandonare rottami di bici, che possono essere conferiti come rifiuti ingombranti».