Migranti minorenni, Montesilvano divide lo Sprar con Elice e Picciano

Montesilvano. Il progetto del Sistema di Protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) per Minori Stranieri non Accompagnati condiviso dal Comune di Montesilvano con i Comuni di Elice e Picciano: a deliberarlo è stata la Giunta di Montesilvano.

 

Lo Sprar per minori coinvolgerà un massimo di 52 persone, delle quali sei a Picciano, sei ad Elice e 40 a Montesilvano. “La gestione dei migranti – ha spiegato il sindaco Francesco Maragno – che stiamo conducendo attraverso lo Sprar, sta ottenendo ottimi risultati. Le persone che sono state inserite nel progetto sono quotidianamente impegnate in attività volte alla loro integrazione e sempre più Comuni hanno compreso pienamente i risvolti positivi che l’attivazione della progettualità Sprar produce sui territori. Nelle ultime settimane, infatti, sono diversi i Comuni che hanno intrapreso questo percorso. Tra essi dapprima Picciano ed ora Elice hanno deciso di avviare questa progettualità e di farlo al nostro fianco”.

“Poiché la normativa – ha aggiunto – stabilisce un tetto massimo di migranti in proporzione alla popolazione residente, numero che a Montesilvano ammonta a 161, attivare un progetto per minori per un totale di 40 bambini, significa ridurre il numero dei migranti adulti. Ad oggi sono presenti nel territorio di Montesilvano 80 persone di cui 52 uomini, 19 donne e 9 bambini, ripartiti all’interno di quattro strutture dislocate in varie zone della città. Sono ormai un lontano ricordo quei ghetti che si erano venuti a creare in zone turistiche a causa della presenza dei CAS, i centri di accoglienza straordinaria, che hanno ospitato ben 500 profughi e che con l’attivazione dello Sprar sono stati definitivamente chiusi. Oggi i migranti presenti stanno compiendo un percorso di integrazione culturale. I richiedenti asilo e i rifugiati infatti stanno seguendo corsi per apprendere la lingua, ma anche professionalizzanti per imparare un mestiere. Diversi i migranti impegnati gratuitamente, in lavori socialmente utili, nelle squadre di manutenzione del verde o presso il cimitero comunale”.

“Il successo del progetto SPRAR – ha sottolineato Maragno – è ormai un dato oggettivo, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’interesse degli altri Comuni e la collaborazione che abbiamo avviato con alcuni di essi ne sono ulteriore dimostrazione. L’apertura degli SPRAR ad Elice e Picciano, con la chiusura dei CAS, infatti, porterà ad una riduzione delle presenze dei migranti su tutto il territorio. Il progetto è gestito da Comune, Azienda Speciale, in collaborazione con l’Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice”.

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