A ufficializzare l’esito delle indagini è la Asl di Pescara, con una nota che aggiunge: “Altrettanto dicasi per il sospetto di contaminante del genera Salmonella /Shigella che in un primo momento era stato da più parti indicato come possibile agente patogeno, dal momento che ad oltre 48 ore dalla semina in coltura non si è sviluppata alcuna colonia significativa”.
I referti di laboratorio già dalla notte hanno cominciato a dare indicazione circa la famiglia di batteri da ipotizzare come responsabile del focolaio di gastroenterite, consolidando “in una più che ragionevole ipotesi” che il patogeno sia rappresentato dal Campylobacter Jejuni , responsabile di gastroenteriti molto diffuse soprattutto nei paesi del Nord Europa e nei paesi dell’Est.
“Il batterio che trova diffusione attraverso alimenti, per sua natura è autolimitante e cioè soggetto ad auto estinsione ed è sensibile ad antibiotici a largo spettro e ad eritromicine e macrolidi”, afferma la Asl, che illustra anche la situazione dei ricoveri: “Dal 1 giugno alla data odierna, hanno fatto ricorso alle cure nosocomiali 136 bambini e tre adulti tutti appartenenti ad una collettività scolastica, ben individuata, sulla quale i servizi di Igiene degli Alimenti del Dipartimento di Prevenzione, in collaborazione con il Comando NAS di Pescara, hanno operato già dal 2 giugno provvedendo alla raccolta delle matrici alimentari somministrate nella mensa dei plessi scolastici interessati, al fine di inviare i reperti ai Servizi di analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo per le opportune indagini sugli alimenti. Alla data odierna, ora attuale, risultano ricoverati 11 bambini e l’evoluzione della sintomatologia si dimostra perfettamente rispondente alle terapie adottate. La diminuzione progressiva degli accessi in Pronto soccorso fa presupporre una riduzione del focolaio di gastroenterite”.
Per procedere alla riapertura delle mense scolastiche, mentre l’istituto zooprofilattico di Teramo e i Carabnieri del Nas proseguono le indagini, stante anche l’inchiesta aperta dalla procura di Pescara contro ignoti, la stessa Asl ha trasmesso al sindaco Alessandrini, precisi indirizzi igienico-santitari da mettere in atto:
Da più fronti si scatena la polemica contro il sindaco Alessandrini, accusato di non aver dato risposte sul caso nel corso della commissione congiunta Scuola-Sanità riunita oggi in Comune per discutere dell’emergenza, alla presenza del manager Asl Armando Mancini, dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giacomo Cuzzi e del dirigente del Settore Istruzione e Mense Scolastiche Fabio Zuccarini. Mentre il Vice Presidente della Commissione Sanità in Regione Abruzzo, Domenico Pettinari (M5S) annuncia di aver convocato i vertici Asl per riferire, la capogruppo 5 stelle in Comune Sabatini riferisce che stamani, “il sindaco Alessandrini, nonché capo dell’amministrazione comunale ed autorità locale sanitaria, seduto all’angolo del tavolo, non ha proferito parola”.
Altrettanto afferma il capogruppo FdI Guerino Testa, che aggiunge: “Da quando è stata istituita la Commissione mensa scolastica di Pescara, la stessa non si è mai riunita o qualora fosse stata convocata, non mi è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale sebbene io ne sia membro in quota di minoranza. Costituita il 24 maggio 2016, avrebbe il compito di fare ispezioni, di verificare la qualità dei pasti, fare attività di monitoraggio e di vigilanza in materia igienico sanitaria”.
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