Pescara. Siglato un protocollo per l’inserimento lavorativo dei cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
“Siamo orgogliosi”, commenta Gianfranco Reale, Responsabile Territoriale Filca-Cisl Pescara, “di poter affermare che da oggi la provincia di Pescara è una delle poche in Italia ad aver attivato, presso la locale Prefettura, il Tavolo Territoriale per l’attuazione del Protocollo Nazionale del 16 maggio 2022, volto a favorire l’inserimento socio lavorativo dei cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità”.
Nell’incontro, organizzato dal Prefetto di Pescara dott. Di Vincenzo e presieduto dal Viceprefetto dott.ssa Melania Mucci, hanno partecipato: le Organizzazioni Sindacali del settore dell’edilizia, le Associazioni Imprenditoriali, le Scuole Edili di Pescara (Formedil e Edilformas) e i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS provinciali), che hanno condiviso i contenuti del Protocollo d’Intesa Nazionale e concordato l’avvio delle attività.
“Quanto concordato ha una forte rilevanza”, continua Reale, “non solo in tema di inserimento lavorativo dei lavoratori immigrati, ma negli ambiti ad esso strettamente connessi che sono: l’inclusività sociale, l’autonomia economica, l’allontanamento da forme di sfruttamento e di illegalità, la sicurezza sul lavoro, l’acquisizione di una professionalità da spendere nel corso di tutta la vita lavorativa”.
“Lo scopo del Protocollo è l’inserimento lavorativo dei cittadini immigrati richiedenti o titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa. L’inserimento al lavoro, che avverrà attraverso percorsi formativi di lingua italiana e di formazione pratica di accompagnamento professionale nel settore edile, messe a rete tra i CAS e il Sistema accoglienza Integrazione (Sai), sarà finanziato dal sistema bilaterale edile tramite Formedil e Edilformas per attività sul territorio a servizio delle imprese iscritte alla Cassa Edile e Edilcassa Abruzzo. Una volta adeguatamente pronti, i lavoratori verranno presentati alle imprese e dalle stesse inseriti nel proprio organigramma”.
Come Filca Cisl “abbiamo potuto verificare che il bisogno di reperire lavoratori per far fronte alla crescita esponenziale dei cantieri edili, ha purtroppo favorito l’inserimento nel settore di mano d’opera non qualificata e soprattutto senza una adeguata alfabetizzazione linguistica e professionale. Infatti, la maggior parte dei nuovi ingressi nel settore riguarda lavoratori che entrano per la prima volta in un cantiere e non parlano ne comprendono la lingua italiana. Questo ha causato un abbassamento della qualità del lavoro e soprattutto un incremento degli infortuni. Il cantiere edile”, conclude Reale, “è un luogo di lavoro in continua mutazione e solo una adeguata conoscenza delle fasi lavorative e un ordinato e logico coordinamento di tutte le maestranze presenti, diminuiscono il rischio di infortuni. Con il coordinamento tra la Prefettura, il mondo del lavoro delle costruzioni ed il sistema della bilateralità abbiamo dimostrato di saper cogliere in maniera pragmatica le sfide strutturali del settore edile, per avere cantieri più sicuri e per garantire a lavoratori senza alcuna protezione un presente ed un futuro di integrazione e lavoro di qualità”.