Inchiesta Pescara, scatta la protesta: “Non nella nostra città”

Pescara. L’inchiesta che scuote il Comune di Pescara agita anche le proteste dei vari comitati cittadini impegnati, negli ultimi mesi, a contestare i lavori pubblici in corso a Pescara.

Proprio il settore Lavori Pubblici, diretto da Fabrizio Trisi, in carcere per corruzione, è al centro dell’inchiesta “Tana delle tigri”. E mentre stamani il sindaco teneva in Comune una conferenza stampa per spiegare la propria posizione, all’esterno è andata in scena una protesta del coordinamento “Non nella nostra città”.

Nome e messaggio espresso con manifesti e striscioni, al grido di “Basta” e “Vergogna” dai comitati che si battono contro la filovia sulla strada parco, il rifacimento di viale Marconi e le opere in realizzazione nei parchi pubblici di San Silvestro e via della Fornace Bizzarri.

“Non serve ora dirci faremo il necessario, non lo sapevamo, ci riscatteremo. L’amministrazione, la sua Giunta, non è riuscita prima a valutare, provvedere, prevenire; perché dovrebbe riuscirci oggi?”, afferma in una nota il coordinamento.

“Non ha ascoltato i tanti segnali che venivano dalla città, non ha mai aperto un tavolo per la partecipazione, che è stata al contrario negata e derisa. Indignazione, mancanza di fiducia, consapevolezza che dentro il Palazzo c’è una mancanza totale di controllo”, per tali motivi oggi il coordinamento Non nella nostra città, oggi ha detto “basta: non c’è più il tempo del riscatto, ora è il momento di impedire danni ulteriori e riparare quelli malamente prodotti”.

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