Pescara. Avrebbero tentato di corrompere anche Claudio D’Amario ma il direttore del dipartimento Sanità della Regione Abruzzo ha respinto le offerte.
Sono le ulteriori accuse che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Pescara, Nicola Colantonio, a carico di Sabatino Trotta, Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’AslL di Pescara (suicidatosi in carcere nella notte), Domenico Mattucci e Luigia Dolce, rispettivamente rappresentante e coordinatrice della cooperativa sociale La Rondine di Lanciano, arrestati ieri dalla finanza per corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti per l’appalto da 11,3 milioni della gestione di residenze psichiatriche extraospedaliere.
Come riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos, a D’Amario sarebbero stati offerti pneumatici per la sua automobile e uno smartphone costoso per intercedere con la commissione giudicatrice dell’appalto.