Pescara. Dei 2.5 miliardi giocati in Italia annualmente, 654 milioni di euro riguardano la città di Pescara : un vero bollettino di guerra che colloca il capoluogo adriatico tra le prime città a livello nazionale.
Sono gli allarmanti numeri forniti oggi dal Servizio per la Cura delle Dipendenze (Ser.d.) della ASL di Pescara.
In Italia le persone affette dal gioco di azzardo patologico sono state calcolate in circa 800.000: l’Italia occupa il primo posto in Europa, il terzo nel mondo, dopo Stati Uniti e Giappone.
Ben 85 miliardi giocati, 15 milioni di giocatori abituali, 2 milioni a rischio di patologia, 400.000 slot machine, praticamente una ogni 150 abitanti: questi sono solo alcuni dati riferiti alla nostra nazione.
“In Abruzzo sono stimati circa 1.500 di pazienti ludopatici di cui circa 150 già in cura presso il Ser.D. di Pescara”, spiega il direttore del servizio Moreno Di Pietrantonio, “la soddisfazione del piacere determinato dal gioco d’azzardo segue lo stesso percorso neuronale delle dipendenze da sostanze. Il giocatore patologico compulsivo è chiuso dentro una bolla atemporale, in assenza di interazione sociale, in una forma di autismo tecnologico, determinata da una sostanziale riduzione della capacità di controllo degli impulsi a livello della corteccia prefrontale. Il primo passo per un percorso di possibile guarigione è prendere coscienza della propria condizione di malato. Il Ser.D. è il Servizio preposto alla cura di questa patologia. Per accedere al Ser.D. del Presidio Ospedaliero di Pescara occorre chiamare il numero telefonico 085.4253492 dove, gratuitamente, un’equipe di specialisti prende in carico il paziente. Attualmente, per fronteggiare questa emergenza sociale, l’equipe è stata potenziata con altri due psicologi, un assistente sociale ed un consulente legale”.