Pescara. La fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore è tornata al centro dell’attenzione ieri, nel corso del convegno organizzato proprio sul tema e al quale hanno partecipato il ministro Di Maio e i sindaci il sindaco di Tirana e Atene, Erion Veliaj e Kṓstas Bakogiánnīs.
“È un progetto che centomila cittadini hanno deciso di richiedere. Io credo che la consultazione pubblica sia sacra. Quindi penso che questo progetto vada attuato il prima possibile”, ha detto Di Maio, concentrandosi poi sulla visione internazionale del progetto: “Teniamo presente che questa grande città andrebbe a insistere su una regione importantissima, cioè quella Adriatico Ionica, dove gli scambi commerciali tra l’Italia e gli altri Paesi vedono un interscambio di 13 miliardi di euro. Parliamo di numeri importanti. Una città come Pescara sarà al centro di questo importante dinamismo commerciale, economico, culturale, politico”
“L’incontro oggi con i sindaci di due importanti città che sono Tirana e Atene – ha aggiunto il ministro – dimostra quanto importante possa essere il progetto della Nuova Pescara. Un progetto che come Governo continueremo a sostenere e che dobbiamo attuare il prima possibile, perché il tema vero è che la cittadinanza si è espressa. Adesso dobbiamo dare necessariamente seguito e questo è un onere del legislatore e in particolare del Governo centrale e su questo credo che dovremo continuare a lavorare insieme”. “Come ministro degli Esteri posso dire che Pescara è al centro di questa importante regione. Noi continueremo a portare avanti tutte le politiche che servono per rafforzare le nostre imprese, le nostre realtà culturali, universitarie e scolastiche, perché crediamo si debba andare oltre il concetto di confine come lo abbiamo conosciuto in tutti questi anni”, ha concluso Di Maio.
“La città dovrà chiamarsi Pescara e non Nuova Pescara. E’ la fusione più importante che esista in Italia. I cittadini si sentono già parte di un’unica città. Dobbiamo solo crearla”. ha aggiunto il sindaco di Pescara, Carlo Masci. Al convegno, promosso dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso con la Fondazione Europa Prossima, erano presenti anche i sindaci di Montesilvano Ottavio De Martinis e di Spoltore Chiara Trulli. Se Masci si è mostrato ottimista, auspicando che si proceda rapidamente e dicendo “dal 2024 possiamo provare a cogliere l’obiettivo”, più cauto è stato De Martinis, che non si è detto contrario a priori al progetto di fusione, ma si è soffermato soprattutto sui tempi, auspicando che si possa procedere “senza fretta”. Il sindaco di Montesilvano, che è anche presidente della Provincia di Pescara, non ha nascosto di essere consapevole che sulla questione è in disaccordo con molti.
“Siamo in un momento storico cruciale – ha detto il sindaco di Spoltore Chiara Trulli – Ci accingiamo a procedere in un percorso che porterà a fondere le nostre municipalità per dare vita a un unico corpo urbano. Questo produce preoccupazione, senso di responsabilità e anche apprensione. Dobbiamo riuscire a trarre il meglio, è un processo di fusione che va governato e non subìto, va programmato con cura, con costanza e organicità, dovrà essere un percorso che parte da una pianificazione sinergica dei servizi da porre in comune per arrivare alla fusione degli apparati. Grande non porta con sé automaticamente benessere, nel piccolo c’è la cura, nel grande ci sono le opportunità”.