Il ricorso era stato presentato dal Comitato ‘Strada Parco Bene Comune’, realtà costituita dai cittadini che da anni si battono a tutela dell’ex tracciato ferroviario.
Di fatto, i lavori non sono coperti da nulla osta ministeriale.
In particolare, spiega l’avvocato Matteo Di Tonno, legale del comitato, sintetizzando i contenuti delle 51 pagine che compongono la sentenza, “i giudici hanno accolto i motivi di ricorso sulla mancanza di un titolo ambientale che deve precedere il nulla osta ministeriale, dando atto dell’esistenza di gravi lacune in materia di sicurezza della circolazione e dei pedoni”.
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto – si legge nel provvedimento – lo accoglie nei termini e limiti indicati in motivazione. Condanna tutte le parti resistenti e controinteressate, in solido tra loro e in parti uguali, al pagamento delle spese processuali, in favore della parte ricorrente, che liquida in complessivi euro 6.000, oltre contributo unificato e accessori come per legge”.
La decisione è stata presa in camera di consiglio lo scorso 14 ottobre con l’intervento dei magistrati Paolo Passoni (presidente), Renata Emma Ianigro (consigliere) e Massimiliano Balloriani (consigliere, estensore).