Bussi sul Tirino. Potrebbe finire con una transazione e un risarcimento di 3 milioni di euro, la vicenda legata alla discarica di Bussi: la Provincia di Pescara, infatti, sarebbe pronta a rinunciare alla richiesta di danni, patrimoniali e non patrimoniali ben più onerosi, derivanti dall’inquinamento del sito della Val Pescara che fin dalla sua scoperta nel 2007 è valso i titoli di “discarica dei veleni” e “discarica più grande d’Europa”.
Da 2 anni è partito l’intervento nell’area di Tremonti, mentre è ancora attesa la bonifica delle area 2A e 2B. Prosegue, però, la battaglia in tribunale tra le parti: Provincia di Pescara e Edison Spa. O meglio, potrebbe interrompersi presto perché, come riporta i quotidiano Il Centro, l’ente provinciale sarebbe deciso a fermare l’azione civile contro Edison (ex Montecatini, società proprietaria del sito inquinato e condannata in Cassazione) in cambio del versamento di 3 milioni di euro, che saranno destinati ai lavori di completamento del liceo Marconi di Pescara, già demolito ma ricostruito solo in parte causa mancanza fondi.
Il 22 maggio scorso, Ottavio De Martinis, presidente della Provincia, ha presentato un decreto per la transazione che annuncia la sospensione di azioni per il risarcimento danni in sede civile. Se la Provincia proseguisse con la causa civile, Edison potrebbe dover sborsare una cifra molto più alta, seppur sostenga di “nulla dovere per diverse ragioni, tra le quali il
fatto di non aver tenuto alcuna condotta illecita sul piano ambientale e di non essere
tenuta a risarcire alcun danno”. Così si legge nel decreto di De Martinis, che spiega come l’accordo di transazione sia fatto per “prevenire l’insorgenza di future controversie e considerata l’aleatorietà del giudizio”.
Meno soldi, quindi, ma sicuri per la Provincia, peraltro vincolati ai lavori per la scuola Marconi.