Ben 70mila i pezzi disponibili (30mila prodotte dalla Fater e rese alla Protezione Civile, 10mila fornite dal dipartimento nazionale e al 30mila donate dalla città cinese di Fuzhou), comunque non abbastanza per coprire l’intera popolazione residente, che ammonta a quasi il doppio.
Anche per questo il Comune ha stabilito delle modalità di richiesta che, però, hanno destato diverse polemiche.
Bisogna, infatti, entrare sull’apposita sezione del sito internet municipale (CLICCA QUI) e riempire un modulo per richiedere una dotazione di 2 mascherine. Ovviamente, si può inoltrare una sola richiesta per famiglia.
Il modulo prevede la fornitura di un numero di telefono cellulare e di un indirizzo mail, recapiti ai quali verrà comunicato dove e quando ritirare le mascherine.
Sui social, dove è stato lanciato l’annuncio dall’amministrazione comunale, sono tante le critiche: tra chi chiede perché, come già fatto in molte altre città, non si può semplicemente lasciare le mascherine nelle cassette postali, evitando assembramenti in luoghi comuni per il ritiro; tanti altri, invece, si lamentano per la mancata considerazione dei tanti anziani che, sprovvisti o incapaci di usare smartphone e computer, non potranno avanzare domanda.
“Il numero di mascherine”, specifica il Comune, “sarà determinato in base al numero dei componenti del nucleo familiare rappresentato e della disponibilità”.