Conalpa Pescara: “Ecco le alternative per salvare parco e alberi in via Fornace Bizzarri

Pescara. Anche la sezione pescarese del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio (Co.n.al.pa.) si schiera a favore del comitato di residenti che si sta battendo per evitare la costruzione di un nuovo asilo al posto del parco pubblico in via della Fornace Bizzarri.

“Con la sua estensione di 1800 metri quadri e una copertura arborea di rilievo”, afferma il Co.n.al.pa. in una nota, “esso rappresenta un vero e proprio polmone verde che svolge un ruolo importante nella mitigazione dell’isola di calore, produce qualità della vita  ed è anche un luogo di aggregazione sociale”.

“Bisogna assolutamente conservare questo prezioso luogo”, spiega l’associazione, “L’edificio scolastico coprirà 600 metri quadri del parco. I rimanenti spazi sarebbero utilizzati a giardino ad esclusivo uso dell’asilo e non sarebbero più fruibili ai residenti, quindi si andrebbe a perdere un luogo di ritrovo e di svago della comunità.”

“Esiste un terreno comunale in alternativa, molto vicino, con possibilità di creare edificio su due livelli e quindi avere giardino per i bambini e campetto polivalente per tutti: perchè non realizzare lì l’edificio scolastico?”, incalza il Co.n.al.pa., che evidenzia anche la “estremamente delicata questione degli alberi: nel parco ci sono alberi grandi con più di 20 anni di vita e non sono trapiantabili. Non sono pali che possono essere spostati a piacimento. Qui ci sono Platani, cipressi, lecci, magnolie, un esemplare grande e bellissimo di Chamaerops humilis più diversi alberi ed arbusti piantati dai residenti in occasione della nascita dei loro figli: quello che il Comune non ha fatto, lo hanno fatto i cittadini spontaneamente e questo rende il parco importante anche sotto l’aspetto civico ed affettivo”.

“Altra alternativa possibile sarebbe completare l’ asilo incompiuto che si trova vicino
al tribunale, a meno di 1 chilometro dal parco”, conclude l’associazione, “Una alternativa per evitare inutile consumo di suolo e cementificazione della città”.

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