Nasce il tavolo regionale per la vertenza Riello: l’assessore alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, ha convocato per mercoledì 15 settembre alle ore 12:30 presso la sede della Regione Abruzzo in via Passolanciano a Pescara, i sindacati regionali, le Rsu dello stabilimento di Cepagatti, la direzione del Gruppo Riello e il sindaco di Cepagatti.
“Si tratta di un primo contatto – ha detto all’Ansa l’assessore Quaresimale – necessario per capire direttamente i termini della vertenza, ma soprattutto propedeutico per la costituzione del tavolo nazionale presso il Mise dopo la mia richiesta formale avanzata nei giorni scorsi ai ministri Giorgetti e Orlando”.
“Questa mattina ho incontrato una rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento di Cepagatti, insieme con l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Liliana D’Innocenzo, per condividere con loro anche il testo di un’altra interrogazione di FdI, a firma del capogruppo in Commissione Lavoro alla Camera dei deputati, Walter Rizzetto. Quest’ultimo documento è stato depositato con richiesta di risposta immediata (cosiddetto question time) e confidiamo che venga celermente discusso in Commissione”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa. “Il caso Riello è oltremodo singolare trattandosi di uno stabilimento che progetta e vende di più in Italia ma sceglie di chiudere dall’oggi al domani. L’azienda non è in crisi – si legge, infatti, nell’interrogazione – ma sta portando avanti un piano di delocalizzazione che improvvisamente colpisce decine di posti di lavoro, senza considerare l’indotto. Villanova fattura più delle altre sedi, tuttavia una parte della produzione verrebbe trasferita in Polonia per diminuire il costo del lavoro del 20 per cento. Se la multinazionale non cambierà la sua decisione – prosegue il deputato di FdI – ci saranno serie conseguenze in un territorio già fortemente provato da altre emergenze aziendali, come Honeywell, Brioni, Denso e Sevel. Rizzetto precisa come abbia già presentato molteplici atti parlamentari per sollecitare l’adozione di vincoli alle multinazionali per evitare attività di speculazioni e di come ad oggi nessun provvedimento utile sia stato adottato dall’esecutivo nazionale. L’impegno che viene dal territorio è stato tradotto in azioni concrete di FdI, sia alla Camera che al Senato, ed auspico che facciano altrettanto tutte le altre forze politiche. Su allarmi occupazionali non esistono divisioni e attendiamo di conoscere quali rapide iniziative il Governo intenda compiere per tutelare i lavoratori del gruppo Riello”.