Pescara. Manifestazione contro il carovita a Pescara, domani pomeriggio, in occasione di una nuova mobilitazione nazionale.
Ad organizzarla, in piazza Sacro Cuore alle 17:30, l’Unione Sindacale di Base Abruzzo e Molise, dopo la prima giornata di lotta e di mobilitazione del 3 ottobre, quando migliaia di bollette sono state bruciate in tutta Italia davanti alle aziende del gas e dell’energia e davanti alla Cassa Depositi e Prestiti.
Ora la USB torna a chiamare “lavoratori e famiglie ad una nuova giornata di mobilitazione, lotta, scioperi da realizzarsi nei quartieri, nelle fabbriche e negli uffici contro l’aumento delle bollette e del carovita, per difendere i salari e gli stipendi dall’inflazione, perché la loro crisi e le loro guerre noi non le paghiamo”.
“Il carovita ha raggiunto livelli insostenibili per lavoratori e famiglie”, si legge in una nota dell’USB, “Gli aumenti delle tariffe elettriche, della benzina, dei beni di prima necessità, dei generi alimentari stanno tagliando la capacità di acquisto delle famiglie e riducendo drasticamente la qualità della vita di milioni di persone. Circa il 25% delle buste paga dei lavoratori è ormai destinato a pagare le bollette della luce e del gas e già oggi si prevedono aumenti che porteranno il costo medio dell’elettricità per famiglia a 1.322 euro annui.
“Gli aumenti sono dovuti principalmente alla speculazione e al libero mercato che approfittando della guerra fanno crescere a dismisura i propri utili aumentando il valore delle materie energetiche molto al di sopra del loro costo effettivo”, sostiene l’USB, che afferma ancora: “Mentre i prezzi crescono senza alcun freno o controllo da parte dello Stato, i salari e gli stipendi stanno rapidamente calando e ormai non tengono più di fronte all’inflazione che in pochi mesi è passata dal 1% al 9%. Un taglio netto quindi che rende ormai pressoché impossibile arrivare alla fine del mese”.